Artist Profile
Chi sono
Classe 1990, Lucca.

Artist Profile
Anastasia Chiocchetti
Classe 1990, Lucca
In un epoca di alterazioni digitali e manipolazioni della realtà, l’iperrealismo può essere l’unico “filtro” mediatore, capace di cogliere la forza e la bellezza dell’attimo fotografato
Anastasia nasce in un piccolo paese in provincia di Lucca, in Toscana, il 19 luglio 1990, colpita dalla natura che le sta intorno fin da piccola si cimenta nel ritrarre ciò che osserva, anche se con l’immaturità dell’età.
Prende dalla madre la bellezza e la passione agli studi umanisti ed al volontariato ed inizia a ritrarre ciò che la colpisce, sia in bene che in male.
Figlia di un padre progettista ed inventore di fama nazionale, scrittore, esperto ed appassionato di architettura gotica, viaggia più volte per la Francia; colpita dagli impressionisti si ispirerà a loro per i suoi primi lavori ad acquarello, per quanto senta la necessità di non voler alterare ciò che i suoi occhi osservano con le sue impressioni, semmai esaltare il “vero” del momento che ritrae.
La sua adolescenza è segnata da un gravissimo incidente, mentre viaggia in moto con il padre, evento che la segnerà non solo fisicamente; è in questo terribile momento che inizia a focalizzare la sua attenzione sul “momento presente” conscia che ogni attimo è prezioso e deve essere vissuto con la massima attenzione così che il ricordo rimanga indelebile, presente, vivo nella mente e che con quella stessa attenzione ai dettagli debba essere “ritratto”.
Concentra i suoi lavori su acquerello, matita e carboncino. Nel 2012 si trasferisce a Pistoia, dove inizia a lavorare su commissione, a tenere corsi di disegno per studenti, adulti e associazioni no profit.
Nel 2020 abita in un appartamento di 45 mq con il compagno ed è in questo momento terribile, durante il lockdown, che esplode la sua arte iperrealista in bianco e nero. Partecipa al Luxembourg Art Prize con un’opera dal titolo “sotto un unico Sole” piazzandosi nelle prime posizioni, presentando un opera splendida, composta di “ritratti iperrealisti” di uomini e donne di etnie diverse in atteggiamento di preghiera: l’umanità è una e unita sotto un’unica Luce.
Proprio questo studio di luci ed ombre fa maturare il suo tratto e la sua convinzione che in un epoca di alterazioni digitali, fotoritocchi, manipolazioni della realtà; l’iperrealismo debba essere l’unico “filtro” mediatore, capace di cogliere la forza e la bellezza dell’attimo fotografato o ritratto, in grado di non modificare, ma esaltare il ricordo e l’emozione del momento.
Ad oggi tiene corsi dei vari stili e tecniche di disegno su cui si è formata negli anni e realizza su commissione opere iperrealiste di varie dimensioni.